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Bimbi autistici: i genitori si organizzano

Bimbi autistici: i genitori si organizzano, scritto da VOCE (Carpi)

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29 settembre 2016

Un po’ bizzarri, lunatici, irriverenti, unici e particolari, insomma ragazzi “sopra le righe”: è così che spesso vengono ritratti i bambini affetti da autismo agli occhi estranei. Eppure dietro tanta stravaganza si celano animi sensibili e delicati, gesti generosi, affettuosi e intelligenze straordinarie che non è sempre facile gestire.

Proprio per andare incontro alle famiglie con bambini autistici e per promuovere informazione e conoscenza è nata l’associazione “Sopra le righe”, che si è presentata al pubblico mercoledì scorso durante un affollatissimo aperitivo presso il locale “La stazione del gusto” di Carpi. L’evento è stato, infatti, un’occasione di incontro e conoscenza con i volontari dell’associazione e di presentazione delle attività: il gruppo sta infatti organizzando uno sportello di ascolto rivolto alle famiglie, workshop formativi sulla disabilità e sulle strategie educative, incontri regolari di confronto e condivisione, interventi psicoeducativi, laboratori creativi, attività sportive e artistiche sotto la supervisione di personale specializzato e tanto altro. Si tratta della prima e unica associazione, al momento, ad occuparsi di questo tema sul territorio carpigiano: fino ad ora le famiglie, pur essendo seguite dagli operatori socio-sanitari, erano costrette a rivolgersi a istituti modenesi per attività dedicate e momenti di incontro specifici.

Presidente dell’associazione è Paola Rossi, che il giugno scorso aveva portato sul palco del circolo Guerzoni “La favola mia”, uno spettacolo (poi divenuto un libro+dvd) da lei scritto e interpretato, sulla storia della sua famiglia e di suo figlio Alessandro, che raccolse un grande successo: «Da tempo io e mio marito, Francesco Quaglia (che ricopre la carica di vicepresidente, ndr), cercavamo altri genitori con cui costituire un’associazione e finalmente ce l’abbiamo fatta». Un traguardo che non sarebbe stato possibile senza l’intervento di Cristina Cavazzoli, psicologa specializzata in bambini affetti da autismo appunto, che, una volta venuta a conoscenza della storia di Paola, non ha esitato a contattarla: «Lavorando fuori Carpi mi sono resa conto che nella nostra città mancava un punto di riferimento per le famiglie alle prese con questa sindrome – spiega Cavazzoli –: eppure sarebbe fondamentale per loro avere uno spazio di confronto e di sostegno».

L’autismo è infatti una sindrome dalle molte facce, che si presenta con caratteristiche sempre diverse : «I primi sintomi possono essere riconosciuti già a 13-14 mesi e le attività più compromesse sono sicuramente quelle relative all’interazione sociale – spiegano Rossi e Cavazzoli –, ma non esiste un bambino uguale all’altro. Non c’è guarigione dall’autismo: si possono intraprendere percorsi di miglioramento e acquisizione di autonomia, si può imparare a gestirlo, ma non vi è mai una guarigione completa», concludono.

L’associazione, operativa da luglio, conta già sei famiglie iscritte e ha aperto la campagna di iscrizioni.

Valentina Po

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