Grandi opere che hanno subito la censura

La censura ha reso travagliata la pubblicazione di diverse opere, che oggi sono valutate capolavori. Libri dalle tematiche considerate scabrose, eccessivamente erotiche, in contrasto con la morale vigente o con il governo hanno seriamente rischiato di restare in un cassetto. La censura,  però, non colpiva solo in tempi lontani.

Quali sono state le opere più coinvolte?

I fiori del male di Charles Baudelaire (prima edizione 1857):

L’autore è stato sempre considerato sopra le righe. Grandi capacità di scrittura, alcol, droga e amori complessi hanno fatto di lui un personaggio romantico e affascinante. La raccolta come la conosciamo oggi riporta più di cento liriche, inserite in ordine non cronologico. Il lavoro rappresenta una sorta di biografia ideale, un percorso travagliato che passa per il male per poi arrivare a una consapevolezza del mondo. Nella sua prima edizione sei poesie sono state bollate come oltraggio alla decenza pubblica. La tematica incriminata descriveva amori saffici. Troppo per la Francia dell’800.

Madame Bovary di Gustave Flaubert (pubblicato a puntate su La Revue de Paris nel 1856):

La protagonista, Emma Bovary, si dedica a relazioni extraconiugali per evadere dalla mediocrità della sua vita. Prima di diventare uno dei romanzi più famosi al mondo è stato accusato di immoralità e oscenità dai pubblici inquirenti. Flaubert è stato processato e assolto, e forse proprio per questo, l’opera ha avuto tanto eco mediatico. Dopo l’assoluzione, le puntate sono state raccolte in un libro di due volumi. La prima tiratura di 6750 è andata esaurita in soli due mesi.

Il risveglio di Kate Chopin (prima edizione 1899):

Il libro più famoso della scrittrice è costretto a rimanere fuori stampa per diversi anni. La sua protagonista Edna è una donna che esprime il suo desiderio sessuale e  rompe tutti gli schemi con la società del tempo. L’opera suscita immediatamente clamore e viene considerata offensivo per la morale. Ora, il libro, è visto come uno dei primi scritti femministi ed è largamente disponibile in commercio.

Il meraviglioso mago di Oz di L. Frank Baum (prima edizione 1900):

Per noi questo libro è una favola graziosa e innocua. Ai tempi è stato censurato e proibito in molte biblioteche e scuole degli USA. Il motivo? Promuovere valori nocivi alla società per via della sua protagonista femminile, troppo libera e indipendente.

The Dark di John McGahern (1965):

Il libro narra gli abusi consumati in famiglia e dai preti nell’Irlanda rurale. Quasi scontata è stata la sua censura per oscenità. L’autore aveva scoperchiato una problematica dolorosa  su cui vigeva omertà assoluta. Per questa opera è stato licenziato dal lavoro di insegnante e ha subito vari rifiuti per i manoscritti successivi. Fortunatamente non tutti hanno gridato allo scandalo e grazie all’appoggio di scrittori noti la messa al bando è stata ritirata nel 1972.

Harry Potter di J.K. Rowling (serie pubblicata tra il 1997 e il 2007):

Nonostante l’immensa popolarità del piccolo mago, i primi quattro libri della saga sono stati i romanzi più proibiti in America. Addirittura molti genitori hanno chiesto alle scuole di non fare leggere l’opera ai propri figli perché i testi avrebbero promosso stregoneria, occultismo e satanismo.